Italia al plurale

Contenuti tematici

La popolazione  Italiana è ormai composta da cittadini di origini sempre diverse e le seconde generazioni ormai rappresentano una fetta importante dei giovani italiani. In questa terza parte di percorso si propone il tema dei nuovi cittadini: fino a quando si resta e ci si sente stranieri nella terra in cui si è nati e cresciuti?

Il materiale proposto vuole aiutare a comprendere quanto avere una società plurale composita, possa dare al paese una marcia in più solo se valorizzata.

Si propone un’attività di dibattito creativo che, seppur sembri contenere uno strafalcione grammaticale nel titolo (chi siamo io?), vuole in realtà creare consapevolezza sul concetto di identità personale e comune, ragionando sui fattori che compongono l’identità dell’individuo e della società.

In conclusione sia a questa tematica che all’intero percorso, si propone un’attività creativa, che può dare nuovi spunti soprattutto pensando a eventuali follow-up e campagne di sensibilizzazione.

video dalla rete

film documentari

  • 18 ius soli di Fred Kuwornu -2012 (documentario). È  il primo documentario grass-roots italiano ad affrontare il tema del diritto di cittadinanza per chi è nato e cresciuto in Italia da genitori immigrati. Racconta la storia di alcuni nuovi Italiani , ma al tempo stesso promuove il dibattito legislativo e culturale sul diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia sebbene da genitori immigrati. Storie reali di ragazzi di Seconda Generazione nati in Italia, che studiano nel nostro Paese, parlano la nostra lingua e i nostri dialetti, ma non sono riconosciuti cittadini italiani come tutti gli altri.
  • Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni – 2013 (documentario).  Re e Zhanxing, due giovani di seconda generazione, tra ritratto e vivido autoracconto: lo studio e il lavoro, la famiglia e l’amore, le loro aspettative nell’Italia di oggi. Sono giovani, stanno diventando adulti immaginando di far coincidere il futuro con i propri sogni (da www.ilfuturoetroppogrande.it).
  • Bianco e Nero di Cristina Comencini – 2008 (film). Elena è devota alla sua attività come mediatrice culturale tra gli africani e le istituzioni italiane, ma inconsciamente spera che il suo impegno possa in qualche modo espiare i pregiudizi razziali dei genitori borghesi. Il marito Carlo non condivide il suo stesso entusiasmo e non ama accompagnarla alle serate benefiche promosse dall’associazione perché si sente fuori luogo. Finché non conosce Nadine, l’affascinante moglie senegalese del collega di Elena, e se ne innamora (da www.mymovies.it )
  • Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi – 2012 (film).  Nader ha 16 anni  e una fidanzata italiana invisa ai genitori e alla legge islamica. Ma a lui, figlio della seconda generazione, non importa niente delle ‘tradizioni’, delle proibizioni, delle preghiere in Moschea, quello che desidera veramente lo prende subito, rapinando una drogheria, accoltellando un coetaneo, comprando una fedina e giurando eterno amore sulle note di Gigi d’Alessio. Giovannesi mette in scena Nader, trasformandolo in un personaggio e declinandolo in un percorso formativo lungo una settimana. Sette giorni per cercare un’identità e una tregua, se non una risoluzione, al conflitto tra la cultura islamica e quella occidentale, sette giorni per crescere provando ad assumerle entrambe, trasformando la duplicità in ricchezza. (da www.mymovies.it )

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